La candidatura deve avvenire esclusivamente online, attraverso la piattaforma
DOL (Domanda On Line)
4 posti disponibili per il nuovo bando di Servizio Civile proposto dal Telefono Rosa Torino.
Titolo progetto: Per le donne, contro la violenza maschile.
Codice progetto: PTXSU0005220011232NXTX
Titolo programma: D(i)ritto al benessere. Contrasto alla illegalità, alla violenza e alle dipendenze, anche attraverso attività di prevenzione e di educazione.
Codice programma: PMXSU0005220010295NXTX
Denominazione Ente: Associazione Volontarie del Telefono Rosa Piemonte di Torino ODV
Codice Ente: SU00052A27
Sede di attuazione: Via Assietta 13/A Torino
Codice sede: 145508
Destinatari del progetto
Assistenza alle donne vittime della violenza maschile.
Il Telefono Rosa Piemonte di Torino nasce nel 1993 e opera nell’ascolto, accoglienza e accompagnamento di donne vittime di violenza fisica, psicologica, sessuale, economica e di stalking, promuovendo azioni in rete verso i minori vittime di violenza assistita. Svolge, inoltre, servizio serale-notturno e opera con una unità mobile sul territorio provinciale.
Obiettivi del progetto
- Accoglienza e tutela, anche in emergenza, delle donne vittime di violenza maschile, ampliando e implementando le strategie di accoglienza
- Ascolto e accompagnamento delle utenti, con particolare attenzione ai fondamentali principi di autodeterminazione
- Affiancamento, sostegno e attivazione di risorse interne ed esterne per un definitivo allontanamento dalla violenza maschile.
Sintesi attività d’impiego delle volontarie
Ampliare i servizi al fine di rafforzare la coesione sociale e ridurre le diseguaglianze, in particolare nei rapporti tra i generi
- Conoscere e saper ottimizzare le azioni, pratiche e metodologie delle accoglienze, per orientarsi in modo efficace tra le risorse interne e la rete dei servizi esterni
- Partecipare alle riunioni di staff, supervisioni interne, formazione interna permanente, conoscendo e collaborando alla specificità del servizio di accoglienza serale di Presenza Amica
- Sapersi orientare in modo adeguato, conoscendo le realtà del territorio, nella rete dei servizi interni ed esterni al Telefono Rosa, sapendone cogliere le risorse ottimali al fine di immaginare percorsi di affrancamento funzionali alle esigenze delle donne accolte e contribuendo quindi in modo attivo alla costruzione di adeguati affiancamenti
- Saper interagire ed approfondire significati, obiettivi e funzioni delle consulenze legali, psicologiche, dei gruppi di sostegno, dello sportello sociale
- Saper operare sul versante della socializzazione e dell’orientamento alle risorse lavorative e abitative nell’ambito dello Sportello di Segretariato Sociale e Lavoro
- Saper individuare le specifiche esigenze di donne che seguono un percorso essendo ospiti di case rifugio, anche in emergenza, considerate le priorità e la gravità della situazione che stanno affrontando e la necessità di offrire in tempi utili alternative credibili, sicure e tutelanti
- Contribuire all’aumento della disponibilità in termini di orari diversi da quelli previsti quotidianamente per le accoglienze, diventando quindi risorsa attiva nel contatto con il centro antiviolenza
- Saper conoscere e tenere nella dovuta considerazione la specifica relazione tra donne, il senso pratico di un centro antiviolenza e il contrasto di ogni forma di emarginazione e solitudine e l’unicità che nel rapporto tra donne può crearsi al fine di rendere sinergico il percorso di uscita dalla violenza
- Essere disponibili a supportare l’ulteriore impegno delle risorse umane associative e dei partner al fine di favorire l’emersione della violenza offrendo consulenze dedicate, anche on line, alla rete positiva familiare e amicale della donna vittima di violenza
- Conoscere, curare e implementare gli accordi con la rete del presente progetto (già operativa) ma anche di altri enti e istituzioni
Implementare gli obiettivi interni dell’associazione
- Contribuire a individuare i processi di vittimizzazione e le dinamiche conseguenti ai comportamenti del maltrattante, in ottica soggettiva per ogni donna, utilizzando i sistemi e le metodologie dell’associazione
- Affiancare il personale nell’analisi dei rischi di recidiva utilizzando in modo attento e preciso la check list dell’associazione insieme ad ogni donna, per effettuare una verifica concreta
- Supportare il personale nel proporre azioni concrete nei confronti delle donne accolte
- Implementare le proprie conoscenze personali in confronto con esperti in campo etno-psicologico ed etno-psichiatrico, alla presenza di una mediatrice culturale, in modo da individuare le specificità legate a vittimizzazione e recidiva di donne straniere e/o migranti
- Contribuire a implementare le risorse da remoto, con la possibilità di individuare app o studiare funzionalità di facile accesso e totale sicurezza per migliorare le opportunità di contatto con Telefono Rosa e reti territoriali
Interventi sulla genitorialità per la tutela delle donne e dei minori
- Conoscere e saper individuare i meccanismi basilari di criticità nel ruolo genitoriale
- Saper individuare le situazioni che coinvolgono minori vittime di violenza assistita e/o diretta, stimolando progetti che prevedono accompagnamenti mirati e sicuri
- Essere in grado di accompagnare e motivare a percorsi di sostegno alla genitorialità, potenziando le risorse individuali
- Saper intercettare nel servizio serale le situazioni a rischio legate alla presenza di donne vittime di violenza con figli minori al seguito, prestando una particolare attenzione a situazioni che potrebbero far emergere circostanze di pericolosità, mancanza di tutele, sicurezza
Supporto alle giovani donne
- Affiancare il personale nell’usare la stretta sinergia tra iniziative rivolte ai giovani e l’emersione di violenze familiari o extra-familiari, al fine di diventare un riferimento solidale e competente nei confronti delle donne più giovani
- Utilizzare le nuove tecnologie per avviare analisi specifiche e strategie di contrasto ai nuovi comportamenti-retato (ad esempio il revenge porn), utilizzando i linguaggi web per intercettare le nuove dimensioni dei fenomeni violenti
- Affiancare il personale nel curare le interazioni specifiche durante il servizio serale/notturno con giovani donne, presso luoghi fisici o virtuali
- Supportare il personale nel raccogliere e interpretare i dati della violenza legati alle nuove generazioni, con particolare attenzione alla letteratura e ai contenuti web e social, intervenendo prontamente nel caso appaiano circostanze a rischio
Criteri di selezione
La selezione dei volontari avverrà secondo il Sistema di Reclutamento e Selezione della Città di Torino, redatto secondo la vigente normativa, e prevede in sintesi:
- un primo colloquio di gruppo volto a verificare il possesso delle informazioni di base relative al Servizio Civile Universale e alle peculiarità del progetto;
- un eventuale test scritto di preselezione, costituito da domande a risposta multipla focalizzate sulla conoscenza del Servizio Civile Universale e delle specificità del progetto. Il test potrà essere somministrato nel caso in cui il numero di candidature ammissibili ricevute per il progetto ecceda le trenta unità e risulti contemporaneamente superiore a 10 volte il numero dei posti disponibili. I candidati che avranno risposto correttamente ad almeno il 60% delle domande avranno diritto a proseguire la selezione;
- una valutazione curriculare dei candidati (solo per coloro che avranno superato l’eventuale test di preselezione);
- un secondo colloquio individuale per comprendere le motivazioni e la corrispondenza tra le caratteristiche del candidato e il profilo del volontario richiesto dal progetto. L’assenza anche a uno solo dei colloqui e all’eventuale test di preselezione sarà considerata rinuncia; l’esito della valutazione curriculare e il punteggio attribuito nel corso del colloquio serviranno a formare la graduatoria.
Condizioni di servizio ed aspetti organizzativi
Durata del progetto: 12 mesi
Numero ore di servizio dei volontari: monte ore annuo di 1.145 ore, cui si sommano 20 giorni di permesso retribuito
Giorni di servizio a settimana dei volontari: 5
Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
- Flessibilità oraria (da concordare con ogni operatrice volontaria accolta) con disponibilità ad orari del servizio serale di Presenza Amica (dalle ore 19.30 alle ore 23,00 dal lunedì al venerdì)
- Il totale di 25 ore settimanali si raggiunge con attività svolte in orario diurno per la programmazione delle attività, gestione dei materiali, monitoraggio del servizio, monitoraggio dei casi accolti, cooperazioni con Università, scuole superiori e Casa Rifugio Approdo (autorizzata e iscritta all’Albo Regionale dei Centri Antiviolenza e Case rifugio)
- Rispetto della normativa privacy
REQUISITI RICHIESTI per la partecipazione al progetto oltre a quelli previsti dal bando:
- Diploma di scuola secondaria di II grado.
- Genere femminile
Caratteristiche conoscenze acquisibili
Nell’ambito del presente progetto, è previsto il rilascio delle seguenti dichiarazioni valide ai fini del curriculum vitae:
- Attestato di fine servizio, rilasciato dal Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale
- Attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento corso di formazione sulla sicurezza.
- Attestato specifico rilasciato e sottoscritto dalla Città di Torino e dall’Ente terzo O.R.So. scs, ente terzo certificatore accreditato presso la Regione Piemonte per i servizi formativi e orientativi.
Formazione generale dei volontari e delle volontarie
Consiste in un percorso obbligatorio i cui contenuti sono dettati dalla normativa nazionale per una durata complessiva pari a 42 ore. La Città di Torino organizza un percorso formativo comune a tutti i giovani avviati, che si svolgerà presso sedi della Città stessa.
Formazione specifica dei volontari e delle volontarie
Consiste in un percorso obbligatorio i cui contenuti variano in funzione del progetto per una durata complessiva pari a 100 ore.
Titoli dei moduli:
- Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile
- Elementi psicologici della violenza di genere e coordinamento delle competenze di ascolto e di rilevazione di specifiche criticità legate alla violenza
- Facilitare la consapevolezza del ruolo genitoriale partecipando ai gruppi di supporto psicologico interni al Telefono Rosa, orientamento a servizi del territorio per le donne con problematiche legate alla genitorialità, sviluppo di specifiche competenze legate al mondo giovanile e all’utilizzo dei social network, raccordo con l’Università
- Processi di vittimizzazione e ai rischi di recidiva, area penale
- Opportunità e possibilità di tutela, area civile
- Ampliare e ottimizzare i servizi di accoglienza resi nel lavoro di rete
- Il coordinamento per azioni di ricerca, monitoraggio, comprensione e utilizzo competente della scheda di accoglienza
- I contesti sanitari delle donne vittime di violenza di genere e i costi sanitari connessi
- L’accoglienza e i percorsi etnopsicologici e sociali delle donne straniere e migranti
- La realtà delle donne vittime di violenza nella ricerca e nelle valutazioni internazionali
- I percorsi specifici legati ai processi di socializzazione, autonomia, la tutela e i diritti previsti per le donne vittime di violenza, le prestazioni INPS
Per info generali sul Servizio Civile Universale:
http://www.comune.torino.it/torinogiovani/volontariato/bando-servizio-civile