Clinica legale “Famiglie, minori e diritto” a.a. 2018-2019

Telefono Rosa Piemonte di Torino

Sintesi sulle attività svolte dal Telefono Rosa Piemonte in collaborazione con il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino

 

Anche nel corso dell’anno accademico 2018/2019, il Telefono Rosa Piemonte ha collaborato con il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino su un progetto di Cliniche Legali” sul tema “Famiglie, minori e diritto”.

Dopo la prima positiva esperienza, il rinnovo dell’accordo con il Telefono Rosa ha permesso di realizzare un importante avanzamento del percorso formativo e di studio di giovani studentesse e studenti; non solo, perché l’allargamento delle collaborazioni in atto ha consentito di aumentare il livello di interscambio utile non solo a fini formativi, ma anche per stringere nuovi rapporti di collaborazione e cooperazione tra Dipartimento, enti e associazioni partecipanti al progetto.

In sintesi, queste le informazioni più importanti.

Gli studenti partecipanti: Al programma hanno partecipato diciotto studentesse e due studenti selezionati sulla base del curriculum studiorum e di un colloquio di conoscenza: diciassette erano iscritti al corso di studi magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza, una al corso di studi magistrale in European Legal studies”, una al corso di studi magistrale in Scienze internazionali, profilo Diritti Umani, e una al corso di studi magistrale in Psicologia Criminologica e Forense.

I partner: Il programma di clinica legale è stato organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino, in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Torino, con la Città metropolitana di Torino, con Save The Children, con l’Associazione Telefono Rosa di Torino e con il Centro Franz Fanon.

L’organizzazione della clinica: Attraverso l’applicazione del metodo di apprendimento basato sull’esperienza pratica (learning by doing), la clinica legale “Famiglie, minori e diritto” offre agli studenti la possibilità non solo di acquisire conoscenze specialistiche di diritto di famiglia e di diritto civile minorile, ma anche di sviluppare abilità professionali, e di maturare la consapevolezza dei profili deontologici e valoriali della materia. Al fine di perseguire tali obiettivi, oltre a incontri settimanali in Università con i professionisti sopra citati, gli studenti si sono cimentati in attività di sportello legale, divulgazione, ricerca giuridica e legal drating. Tutte le attività indicate si sono tutte svolte nel secondo semestre, da febbraio a giugno 2019. Prima dell’inizio delle stesse, gli studenti hanno firmato un patto di riservatezza che li vincolava a non diffondere, se non ai colleghi e allo staff clinico per esigenze didattiche, informazioni sui soggetti coinvolti nei casi reali di cui sarebbero venuti a conoscenza durante le attività della clinica.

Le attività di approfondimento

Gli studenti, divisi in gruppi di 3-4 persone, si sono sperimentati in ricerche normative, dottrinarie e giurisprudenziali, volte alla redazione di pareri e atti giudiziari relativi a casi presentati in forma anonima dai tutor e in ricerche “sul campo”, costituite dalla consultazione di fascicoli inediti, in interviste a professionisti e visite in luoghi significativi. I temi affrontati quest’anno hanno riguardato: l’assegno di divorzio; i minori in comunità; la violenza domestica e la violenza assistita; i minori stranieri non accompagnati; l’affidamento familiare; la valutazione dello stato di abbandono in contesti multiculturali.

In particolare, segnaliamo l’area su “La violenza domestica e la violenza assistita”. Un gruppo di studentesse ha approfondito il tema della violenza domestica e della violenza assistita, recandosi presso la sede di Torino dell’Associazione Telefono Rosa, per incontrare due avvocate dell’Associazione (una esperta in campo civilistico, l’altra nel settore penalistico), nonchè le operatrici e le volontarie che collaborano con l’associazione.  Il compito delle studentesse era redigere un materiale specifico di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne (clicca qui per visualizzarlo): hanno deciso di indirizzarlo a ragazze giovani, di età vicina alla loro, e, in esso, hanno individuato una serie di “campanelli d’allarme”, sintomi di probabili condotte violente, a cui ogni donna dovrebbe prestare attenzione nella relazione con il partner. All’incontro in Università del 20 maggio, alla presenza delle esperte del Telefono Rosa, le studentesse hanno esposto all’aula il loro lavoro, distribuendo il materiale alle colleghe e ai colleghi e spiegando, dal punto di vista giuridico, sociale e psicologico, tutte le estrinsecazioni della violenza domestica.