Eventi e iniziative:
Telefono Rosa Piemonte e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Dopo il successo ad Artissima 2019 alle OGR… replichiamo il 24 novembre alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo!
Comunicato stampa:
FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
ASSOCIAZIONE VOLONTARIE TELEFONO ROSA PIEMONTE TORINO
in collaborazione con A.TITOLO
invitano a
Canto libero
I linguaggi dell’arte incontrano i linguaggi
del centro antiviolenza
Incontro a più voci per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
con Marzia Migliora (artista), Elena Pugliese (drammaturga), Francesca Comisso (storica dell’arte, curatrice a.titolo), Elena Bigotti (avvocata, Direttivo Telefono Rosa Piemonte), Anna Clorinda Ronfani (avvocata, Vicepresidente Telefono Rosa Piemonte)
domenica 24 novembre, h 17-19
ingresso libero fino a esaurimento posti
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Auditorium
via Modane 16, Torino
In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulla donna, istituita nel 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che riconosce la violenza sulle donne come una violazione dei diritti umani,Telefono Rosa Piemonte di Torino presenta alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo gli esiti di un percorso avviato con a.titolo nei mesi scorsi, in cui ha scelto di affiancare l’arte e la visione di un’artista ai propri strumenti di sensibilizzazione e di formazione a una cultura improntata al contrasto alla violenza di genere.
Il risultato di questa iniziativa è Canto libero, una nuova opera di Marzia Migliora ideata e realizzata appositamente per Telefono Rosa, frutto di un processo di committenza che rispecchia la consapevolezza delle volontarie di Telefono Rosa Piemonte che la cultura è uno strumento fondamentale nella lotta alla violenza, e che l’arte può agire su molteplici livelli di riflessione e di esperienza, rispondendo in modo non banale o semplificato alla complessità di uno tra i più tragici fenomeni che affliggono la società attuale.
Destinata a una forma di ascolto individuale tramite un apparecchio telefonico da sottomarino, l’opera è costituita da una traccia sonora creata in collaborazione con la drammaturga Elena Pugliese. Nell’occasione di questo incontro per la Giornata contro la violenza sulla donna, domenica 24 novembre, Canto libero sarà trasmesso in via eccezionale in modalità ambientale presso l’Auditorium della Fondazione, in apertura degli interventi che vedranno partecipi Marzia Migliora, Elena Pugliese, le avvocate Anna Clorinda Ronfani ed Elena Bigotti del Direttivo di Telefono Rosa Piemonte e la curatrice del progetto Francesca Comisso, del collettivo a.titolo.
L’opera Canto libero sarà inoltre esposta dal 21 novembre al 8 dicembre alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e fruibile gratuitamente dal pubblico nella forma installativa con cui è stata presentata in anteprima in occasione di Artissima, su invito di Ilaria Bonacossa, nella mostra Artissima Telephone curata da Vittoria Martini alle OGR – Officine Grandi Riparazioni.
È dunque iniziato negli spazi dell’arte contemporanea, cui si aggiunge il Teatrino di Palazzo Grassi a Venezia nell’ambito di Helicotrema – Festival Audio Registrato, un itinerario in fieri di Canto libero con il quale si intende raggiungere contesti diversi, dall’università alle scuole, ai luoghi di lavoro, per moltiplicare le occasioni di fruizione del potenziale generativo di esperienze, di riflessioni e di consapevolezza di un’opera che invita all’ascolto.
L’OPERA
Con il progetto sonoro Canto libero, Marzia Migliora fa inabissare il pubblico nella profondità dell’ambiente sottomarino, dove il suono si propaga per impulsi come nella comunicazione telefonica. Realizzata in collaborazione con la drammaturga Elena Pugliese, l’opera ha preso forma grazie a uno scambio con le volontarie e le operatrici del centro anti violenza torinese di via Assietta, che ha comportato un intenso lavoro sul valore e il peso della parola detta, sulla voce e la sua capacità di dare corpo all’unicità di ogni persona. Come suggerisce la filosofa Adriana Cavarero, la voce è indice di una singolarità legata al corpo, non nel suo aspetto esteriore, visibile,
ma nella sua interiorità, alla gola e alla bocca, da cui l’emissione sonora scaturisce per raggiungere l’orecchio altrui. La voce è quindi l’espressione di un sé vitale che si pone “in relazione”. È su questa traccia che Canto libero chiama in causa chi ascolta, mettendolo letteralmente in gioco. Nel ritmo del dialogo, Canto libero intreccia le complesse e cupe vocalizzazioni dei cetacei alle voci delle operatrici al lavoro registrate presso Telefono Rosa Piemonte, riconoscendo ai loro atti di ascolto un forte valore civile e politico, che l’opera proietta a sua volta nell’esperienza di ascolto del pubblico.
Progetto realizzato con il contributo di Collezione La Gaia e Telefono Rosa Piemonte Torino.
A cura di Francesca Comisso per a.titolo
Si ringraziano per la preziosa collaborazione e la disponibilità le operatrici volontarie di Telefono Rosa Piemonte Chiara, Damaris, Ghislena e Miriam. Un ringraziamento speciale per la collaborazione e la generosa ospitalità a Patrizia Sandretto, presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, con le curatrici Giorgina Bertolino e Irene Calderoni e tutto lo staff della Fondazione. Siamo molto grate per l’attenzione, la professionalità e la generosità del loro contributo a questo progetto a Ilaria Bonacossa, direttrice di Artissima e a Eva Brioschi, curatrice alla Collezione La Gaia di Busca. Un particolare grazie al fonico Nicolò Bosio, al tecnico Massimo Francalanci, a Emanuele Prochietto di Electronic Engineering, a Nicola Ferrero, Marco De Luca, Alessandro Sciaraffa, Riccardo Angius, a Omproject di Borgaro Torinese, in particolare Maurizio Montesion e Gennaro Salvati, e alla Galleria Lia Rumma con Gabriele Ciaccio, di Ciaccio Broker, che sostiene la copertura assicurativa per il primo anno di circuitazione dell’opera.
Reportage fotografico dell’evento:
Telefono Rosa Piemonte e Artissima Telephone, Mostra alle OGR (Officine Grandi Riparazioni Torino)
Progetto espositivo, sonoro, visivo e artistico dal titolo “Canto libero”, appositamente realizzato quale contributo alle manifestazioni legate al 25 novembre 2019.
Comunicato stampa:
In previsione del 25 novembre, “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, Telefono Rosa Piemonte ha deciso di affiancare la visione di un’artista ai propri strumenti di sensibilizzazione e di formazione verso una cultura improntata al contrasto alla violenza di genere.
Se l’arte sceglie spesso l’impegno civile e politico, è meno frequente che i soggetti della società civile impegnati nella difesa dei diritti umani facciano appello all’arte per acquisire nuove potenziali cornici di lettura e di narrazione dei fenomeni che essi affrontano quotidianamente.
La scelta condivisa di rispondere al senso “commemorativo” della “Giornata mondiale contro la violenza sulle donne” con la produzione di un’opera d’arte appositamente concepita a questo scopo, rispecchia la consapevolezza delle volontarie di Telefono Rosa Piemonte che la violenza vada combattuta anche con la cultura, e che l’arte possa agire su molteplici e diversi livelli di riflessione e di esperienza, rispondendo in modo non banale o semplificato alla complessità di uno tra i più tragici fenomeni che affliggono la società attuale.
Con la cura di a.titolo e su invito di Ilaria Bonacossa, una delle artiste più significative del panorama italiano, Marzia Migliora, è stata invitata a ideare un progetto per Telefono Rosa Piemonte in occasione della mostra Artissima Telephone, curata da Maria Vittoria Martini nell’ambito della ventiseiesima edizione di Artissima, in collaborazione con OGR – Officine Grandi Riparazioni, dove è allestita. La mostra presenta una ricognizione sul telefono come mezzo espressivo artistico, offrendo una riflessione sullo sviluppo delle tecnologie esistenti e di come esse abbiano ridefinito le nozioni di pubblico e privato, di spazio fisico e digitale, di intimità e condivisione.
Nel suo progetto sonoro, dal titolo Canto libero, Marzia Migliora fa inabissare il pubblico nella profondità dell’ambiente sottomarino, dove il suono si propaga per impulsi come nella comunicazione telefonica. Realizzata in collaborazione con la drammaturga Elena Pugliese, l’opera ha preso forma grazie a uno scambio con le volontarie e le operatrici del centro anti violenza torinese, che ha comportato un intenso lavoro sul valore e il peso della parola detta, sulla voce e la sua capacità di dare corpo all’unicità di ogni persona.Come suggerisce la filosofa Adriana Cavarero, la voce è indice di una singolarità legata al corpo, non nel suo aspetto esteriore, visibile, ma nella sua interiorità, alla gola e alla bocca, da cui l’emissione sonora scaturisce per raggiungere l’orecchio altrui. La voce è quindi l’espressione di un sé vitale che si pone “in relazione”. È su questa traccia che Canto libero chiama in causa chi ascolta, mettendolo letteralmente in gioco.
Nel ritmo del dialogo, Canto libero intreccia le complesse e cupe vocalizzazioni dei cetacei alle voci delle operatrici al lavoro registrate presso Telefono Rosa Piemonte, riconoscendo ai loro atti di ascolto un forte valore civile e politico che l’opera proietta a sua volta nell’esperienza di ascolto del pubblico.
La mostra Artissima Telephone alle OGR è la prima tappa di un tragitto che porterà l’opera in contesti diversi, dai musei all’università, dalle scuole ai luoghi di lavoro, per moltiplicare le occasioni di fruizione del suo potenziale generativo di esperienze e di consapevolezza.
La seconda tappa avrà luogo al Teatrino di Palazzo Grassi a Venezia, il 6 novembre, nell’ambito dell’ottava edizione di Helicotrema – Festival Audio Registrato, a cura del collettivo artistico Bauer Hase (Mario Ciaramitaro, Riccardo Giacconi, Daniele Zoico) e della curatrice Giulia Morucchio. Domenica 24 novembre, in previsione della “Giornata internazionale contro la violenza sulla donna”, Canto libero sarà presentato alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino.
Il progetto è sostenuto da Telefono Rosa Piemonte Torino e da Collezione La Gaia di Busca.
Si ringraziano per la preziosa collaborazione e la disponibilità le operatrici volontarie di Telefono Rosa Piemonte Chiara, Damaris, Ghislena e Miriam. Un ringraziamento speciale per l’attenzione, la professionalità e la generosità del loro contributo a questo progetto a Eva Brioschi, curatrice alla Collezione La Gaia di Busca, al fonico Nicolò Bosio, al tecnico Massimo Francalanci, a Emanuele Prochietto di Electronic Engineering, a Nicola Ferrero, Marco De Luca, Alessandro Sciaraffa, Riccardo Angius, a Omproject di Borgaro Torinese, in particolare Maurizio Montesion e Gennaro Salvati, allo staff di Artissima e in particolare alla sua direttrice Ilaria Bonacossa e alla curatrice Maria Vittoria Martini.
Progetto realizzato da
Il racconto attraverso le immagini: